L’Alto Adige reinventa l’enoturismo
Dal 16 al 18 giugno, un press tour ha mostrato come l’Alto Adige reinventa l’enoturismo con esperienze immersive tra vigneti, cantine e paesaggi da sogno. Giornalisti lifestyle e travel hanno scoperto un territorio dove tradizione e innovazione si fondono, creando percorsi unici per gli amanti del vino. L’Alto Adige reinventa l’enoturismo partendo dalle sue radici. Le eleganti Castel Sallegg Suites a Caldaro hanno ospitato i partecipanti, diventando la base perfetta per esplorare cantine storiche e moderne. Il primo giorno ha incluso un light lunch alla Vineria al Leisenhof, visite a Pfitscher e Manincor, con i suoi vigneti biodinamici, e una cena al ristorante Panholzer, affacciato sul Lago di Caldaro. Ma come fa l’Alto Adige a reinventare l’enoturismo? Con creatività e sostenibilità. Il secondo giorno ha portato alla Cantina Colterenzio, esempio virtuoso di cooperazione, e alla Wine&Bike Collection, un tour in e-bike tra le cantine più prestigiose della Strada del Vino. Dopo un light lunch da Elena Walch, il pomeriggio è proseguito con la Cantina Kurtatsch, dove i vigneti si arrampicano su ripidi pendii. Infine, l’Alto Adige reinventa l’enoturismo celebrando i suoi vitigni iconici. A Termeno, il Sentiero del Gewürztraminer ha guidato i visitatori tra i profumi di questo vino, mentre la tenuta Alois Lageder ha stupito con la sua agricoltura biodinamica. Un light lunch tra i vigneti ha chiuso in bellezza un viaggio indimenticabile. L’Alto Adige propone un’offerta sempre più ricca. Non solo degustazioni, ma anche bike tour, cene tra i vigneti e percorsi sensoriali. Una destinazione che unisce natura, cultura e buon vivere, pronta a sorprendere ogni visitatore.