L’Abruzzo illustrato attraverso Vinorum
L’Abruzzo racontato attraverso Vinorum. Dal 16 al 18 maggio 2025, L’Aquila ha celebrato il vino Abruzzo con Vinorum, evento dedicato al mondo enoico alla sua prima edizione. Per tre giorni, il centro storico si è riempito di profumi, calici e anche cultura. L’evento ha dunque acceso i riflettori sulle eccellenze vitivinicole della regione. Vinorum ha trasformato Piazza Duomo e i chiostri storici in spazi di degustazione, scoperta e incontro. Oltre 30 produttori hanno raccontato il proprio vino Abruzzo direttamente al pubblico. I visitatori hanno potuto assaggiare etichette iconiche e novità, tra Montepulciano, Trebbiano, Pecorino e Cerasuolo. Organizzato dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, con il patrocinio della Regione Abruzzo e del Comune dell’Aquila. Vinorum ha proposto anche masterclass, talk, percorsi culturali e musica dal vivo. Un’occasione unica per immergersi nell’identità dell’Abruzzo partendo da un calice. Il protagonista assoluto è stato il vino Abruzzo raccontato attraverso Vinorum. Le sue storie, i suoi profumi, la sua intrinseca capacità di raccontare un territorio che è ancora molto autentico e generoso. Il pubblico ha quindi potuto camminare tra i banchi d’assaggio, dove ha incontrato i produttori, partecipato a importanti momenti culturali e scoperto anche le tradizioni locali. Il format ha puntato soprattutto su semplicità, autenticità e connessione diretta con il territorio. Tutto ha ruotato attorno al vino Abruzzo e alla sua forza narrativa. Non solo prodotto da bere, ma esperienza da vivere. Vinorum ha rafforzato il legame tra città e campagna, tra produttori e appassionati. L’Aquila ha accolto un pubblico variegato: turisti, wine lover, addetti ai lavori. Tutti hanno trovato un filo comune: il vino Abruzzo come simbolo di qualità, cultura e paesaggio. Il successo di questa prima edizione conferma la crescita dell’Abruzzo come destinazione enogastronomica. L’Abruzzo racontato attraverso Vinorum: il vino Abruzzo conquista anche la città, con una nuova energia. E con un messaggio chiaro: il futuro del vino passa dalla valorizzazione del territorio.